Questo progetto si concretizza come recupero ad uso abitativo di edifici storici a destinazione agricola (stalle, portici e fienili) su cui grava anche un vincolo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano.
Il rapporto con la natura e con le energie del cielo e della terra sono perfettamente conservati, per cui l'intervento è mirato al non alterare questo rapporto in modo da garantire che le abitazioni siano davvero una "terza pelle" per coloro cui sono destinate.
Vengono recuperate tutte le strutture esistenti, mantenendo la loro memoria e la loro energia; le tecnologie innovative di recupero e restauro consentono di migliorare le prestazioni meccaniche e di sicurezza, lasciando inalterata l'immagine e la storia del luogo.
Recupero di una villa del 1934, in stile monumentale, della supeficie di ca 2000 mq.
Per un certo periodo la villa è stata utilizzata come scuola dell'infanzia, gestita dall'Istituto Madri Pie.
I posti auto necessari a soddisfare le esigenze delle unità abitative realizzate (12 appartamenti) sono stati realizzati con sistema meccanizzato, a scomparsa, sotto il piano della pavimentazione del cortile interno.
Opere svolte
Peculiarità
La chiesa viene edificata tra il 1635 ed il 1655 dall'Arch. Trezzi, per ordine del vescovo Carlo Borromeo. Sorge sul sedime di una chiesa preesistente, dedicata a S. Maria, di cui conserva il campanile quattrocentesco e alcune porzioni delle fondamenta.
Il protiro sul fronte viene edificato 150 anni dopo.
Il luogo dove sorge la chiesa è il luogo "alto" di Trenno, dove anticamente, prima dell'invasione longobarda del 568, sorgeva una fonte battesimale, i cui resti dovrebbero trovarsi sotto le fondamenta.
Operazioni eseguite:
ESTERNO
INTERNO:
Opere svolte
Peculiarità
Questa casa persegue dei criteri di sostenibilità ampi, pensando non solo al risparmio energetico, che è l’aspetto più in voga oggi, ma anche al rapporto che esiste tra noi, il luogo e la casa con i suoi impianti e i materiali che la costituiscono.
Non dobbiamo perdere mai di vista il fatto che la casa è la nostra “terza pelle” e come questa deve respirare, traspirare, consentire gli scambi con le radiazioni naturali esterne.
Per questo edificio non è stato chiesto l’allacciamento del gas e i consumi elettrici sono compensati dalla produzione dell’impianto foto-voltaico totalmente integrato, connesso alla rete, collocato sulla falda sud della copertura, dove riceve un irraggiamento solare ottimale per orientamento e inclinazione del tetto.
Per la climatizzazione degli ambienti si è ricorsi ad una “pompa di calore” che sfrutta il calore fornito da tre sonde geotermiche, che lo attingono fino alla profondità di 80 mt. nel sottosuolo, sul lato nord del giardino, sotto quella che diverrà una collinetta di terra sfruttando anche il materiale di scavo del cantiere.
Si è scelto di garantire il benessere delle persone, sia attraverso il sistema radiante a bassa temperatura -il più naturale dei sistemi - sia per la collocazione in verticale sulle pareti, ad evitare interferenze diffuse col campo elettromagnetico naturale terrestre.
Per le murature si è optato per una struttura portante di grande massa e inerzia termica, usando termo-laterizi di forte spessore e intonaci a base di calce idraulica naturale deumidificanti e isolanti. Un’autentica “terza pelle”.
Le strutture dei solai sono in legname di abete trattato con impregnanti a base di resine vegetali e per le pavimentazioni a parquet si è optato per la posa di listoni di rovere massello su granulato minerale, anche nei bagni. Una scelta di leggerezza e di benessere aggiuntivo.
Anche il tetto è stato realizzato con struttura in legno come i solai, con intercapedine riempita di sughero naturale in granuli e copertura ventilata in coppi ottenuta mediante una doppia listellatura.
L'edificio e situato nel nucleo storico di Trenno, risalente al 1400. La tipologia è tipica delle case di quel periodo e si sviluppa su tre livelli collegati da scale interne. Sono stete recuperate e integrate le strutture murarie e lignee preesistenti, sono stati rispettati i caratteri storici nella dimensione e nella foggia delle aperture, sono state restaurati i dipinti murari e le decorazioni in mattoni. L'utilizzo di materiali naturali e sistemi di riscaldamento a pannelli radianti a parete hanno permesso di ricreare un ambiente suggestivo, tipico, con ambienti sani e salubri.
Gli edifici si trovano nel nucleo storico di Paullo, l'intervento è volto a recuperare e restaurare i caratteri e le peculirità storico-morfologiche. Sono utilizzati materiali di origine naturale e tecniche innovative di collaborazione tra le nuove strutture e quelle storiche preesistenti.